Pubblicato su politicadomani Num 86 - Dicembre 2008

Comunicati SIMM
Società Italiana di Medicina delle Migrazioni

 

"Ad ogni bambino il suo pediatra"
Sostegno all'emendamento al D.D.L. 733 ("Pacchetto Sicurezza") in discussione in Senato che prevede di garantire a tutti i minori presenti in Italia a qualsiasi titolo (anche irregolari)  la piena tutela sanitaria, l'accesso garantito ai servizi, alla cura ed alla prevenzione.

La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), il Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato (GLNBI) e la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Federazione Italiana di Medici Pediatri (FIMP), l'Associazione Culturale Pediatri (ACP) sostengono la proposta in discussione al Senato nell'ambito del "ddl sicurezza", presentata da 19 senatori per garantire a tutti i minori presenti in Italia a qualsiasi titolo, la piena tutela sanitaria, l'accesso garantito ai servizi, alla cura ed alla prevenzione.
È quanto stabilisce la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, ratificata dall'Italia nel 1991, ma in questo specifico campo non completamente applicata.
"Avere un pediatra di riferimento è garanzia di qualità dell'assistenza, di continuità e fiducia, di protezione sanitaria ma anche avvio di percorsi di integrazione per chi si trova al margine del sistema ed in questo senso una spinta alla legalità e sicurezza", affermano i referenti delle organizzazioni sanitarie.
La  proposta è già stata presentata al Convegno congiunto sull'immigrazione di Milano nel 2005 dalla SIMM e dal GLNBI, rilanciata dalla "Carta di Sabaudia" da parte della FIMP nel 2007 e sottoscritta dalle stesse associazioni unitamente all'UNICEF, ed ancora auspicata dal Gruppo di Lavoro per la Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza autore del III Rapporto "I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia - 2007". Il Gruppo di Lavoro per la CRC (Committee on the Rights of the Child) è composta da 63 organizzazioni ed associazioni con specifica esperienza.

 

“Pacchetto sicurezza”
Il punto sull’emendamento della Lega che prevede l’abrogazione del divieto di segnalazione dell’immigrato che riceve cure sanitarie.

Due novità importanti hanno caratterizzato questi giorni dei lavori in Senato in merito alla discussione e presentazione degli emendamenti al “pacchetto sicurezza”. La prima, dopo una riunione dei capi gruppo, è stata la decisione di posticipare le votazioni nel mese di dicembre per dare spazio all’esame della legge finanziaria. La seconda è stata annunciata dal sen. Casson che ha espresso la volontà di richiedere da parte del PD il voto segreto per una serie di emendamenti e articoli (di cui ha fornito per iscritto l'elenco alla Presidenza) in quanto contrastanti con numerosi articoli della Costituzione. Si fa riferimento, in particolare, a 48 emendamenti riguardanti 33 articoli, per violazione degli articoli 13, 14, 15, 18, 19, 22, 24, 25, 27, 29, 30, 31 e 32 della Carta costituzionale. Si tratta di articoli riguardanti i rapporti civili, i diritti e i doveri dei cittadini, le questioni di libertà e i doveri fondamentali, in particolare le questioni relative alla libertà personale, all'inviolabilità del domicilio, della corrispondenza, al diritto di associazione, alla libera professione di fede religiosa. Si tratta, inoltre, degli articoli concernenti l'educazione e l'istruzione dei minori e la tutela della salute di tutte le persone (le cronache delle giornate sul sito del Senato, www.senato.it, o, sintesi efficaci sul sito www.immigrazioneoggi.it).

 

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